Il perdurare della crisi economica e la vergognosa gestione della vicenda greca hanno sì trasformato la crisi in un argomento di dibattito diffuso, ma hanno anche determinato un progressivo imbarbarimento, sempre più dominato da logiche nazionalistiche ("prima gli italiani") e semplificazioni illusorie e solo apparentemente radicali ("fuori dall'euro"). Nel frattempo molti dei miti fondativi alla base del "regime di austerità" - dobbiamo stringere la cinghia perché stiamo finendo i soldi; abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità; il problema è l'eccessivo debito pubblico ecc. - si sono persino rafforzati. "La battaglia contro l'Europa" mostra come le élite europee abbiano sfruttato la crisi per imporre scellerate politiche neoliberali e smantellare lo stato sociale e come questo processo può essere invertito. Secondo gli autori, la via d'uscita dalla crisi non passa né per una maggiore integrazione ("più Europa"), né per l'uscita dall'euro, quanto piuttosto per l'apertura di un conflitto tra periferia e centro.
200
Brossura
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