È il 1838 quando la Ibis, una goletta inglese a due alberi, giunge alla foce del Gange, per dedicarsi a uno dei traffici più lucrosi dell'Impero britannico: il commercio di «delinquenti e stupefacenti», di «oppio e coolie». A bordo, vi è la ci
È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di «coolie», di «delinquenti». Nel fracasso della tempesta cinque fuggitivi si allontanano su una s
È il 1840 a Canton e dell'antica Fanqui-town, l'enclave straniera, è rimasto poco o nulla. I mercanti inglesi sono stati espulsi, l'intero carico d'oppio celato nelle stive delle loro navi sequestrato. Le confische imperiali cinesi, tuttavia, non p
Mentre la rivoluzione francese devasta il paese, Désirée Clary si trova di fronte a una amara verità: il mondo che ha conosciuto e amato è sparito per sempre, e lei è disposta a qualsiasi cosa per salvare la sua famiglia dalla ghigliottina. Un i
Non ci può essere guida migliore - per chi voglia fare esperienza della conoscenza suprema e dell'amore assoluto attraverso il tantrismo - di questo libro nel quale Daniel Odier presenta il testo tradotto, commentato e arricchito da efficaci istruzi
È il Mothering Sunday, la Festa della Mamma, del 1924 in Inghilterra. La guerra è alle spalle e un'altra è all'orizzonte. Ma è una bella domenica di fine marzo, perfetta per rimuovere i lutti e celebrare in allegria la speciale ricorrenza del gio
«L'economia è diventata la grammatica della politica. Col suo uso e le sue regole condiziona il linguaggio, la parola pubblica, il cui libero arbitrio si limita ormai alla scelta del vocabolario, della retorica e dell'intonazione». Da questa ogget
Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, scompare lasciando un'unica traccia dietro di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele. È la scioccante confessione del rapimento subito da bambin
Nella prima metà degli anni Settanta, Stella, detta a scuola stelladamore, col nome attaccato al cognome, ha un palazzo intero per madre. A Napoli, tutti lo chiamano Palazzokimbo per via dell'enorme insegna pubblicitaria che campeggia sul tetto. Chi