Nasce alla fine del 1954 a Milano la Casa editrice Feltrinelli. Ne è fondatore Giangiacomo Feltrinelli, che già nel 1949 aveva dato vita alla "Biblioteca G. Feltrinelli" per lo studio della storia contemporanea e i movimenti sociali. La Casa editrice sorge sulle ceneri della Colip (Cooperativa del Libro Popolare, 1949-54), di cui rileva una collana prestigiosa, l'"Universale Economica". La prima sede è in via Fatebenefratelli 15. Ma già nel 1957 la redazione si trasferisce nella sede attuale, in via Andegari 6, nel palazzo qui effigiato. Collaborano con l'editore i redattori Luigi Diemoz, Gian Piero Brega, Valerio Riva, Luciano Bianciardi, la segretaria di redazione Renata Cambiaghi, e il grafico Albe Steiner. Si aprirà in seguito anche una redazione a Roma, con Giorgio Bassani. I primi due libri, l'Autobiografia di Nehru e Il flagello della svastica di Lord Russell di Liverpool, escono il 18 giugno 1955.
Román Sabaté, giovane senza particolari aspirazioni, si ritrova "assunto" da un nuovo partito, Pragma. Fernando Rovira, il fondatore, è uno spregiudicato imprenditore edile la cui ascesa irresistibile corrisponde a una totale mancanza di
Il romanzo uscì a puntate sulla rivista «Metropolitan» tra il 1921 e il 1922, con un finale più convenzionale di quello che sarebbe stato utilizzato per l'edizione in volume. È la storia di una coppia e della loro progressiva decadenza morale. D
?"Il mio più profondo desiderio è che in Africa la voce del cantastorie possa non morire mai". Nelson Mandela raccoglie in questa antologia il meglio dell'immaginario fiabesco africano. Le storie più belle e antiche, raccontate nella for
La Calabria è una terra di migranti e di immigrati: una delle regioni italiane più spopolate dall’assenza di un futuro per i suoi giovani, e una di quelle che più si sono dedicate all’accoglienza. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, sbarcati dalla
Esiste una generazione di calabresi cresciuta fra cunti, miracoli di santi e dèi. A quei tempi il furto era vergogna, il sopruso arroganza e nelle rughe di Africo insegnavano a non frequentare i peggiori. E la mafia, che c’era stata, che c’era,