Quando Hannah Arendt presentò “La banalità del male” fu vivacemente contestata e, soprattutto, gravemente fraintesa. Secondo Ermanno Bencivenga, la meditazione sul male oggi è attualissima: “Riflettiamo su quanto ogni giorno ciascuno di noi sia tentato dalla stupidità, dal rifiuto di pensare, dall’immersione senza riserve in un atteggiamento strumentale, empirico, e nel male che ne è la più ovvia, regolare conseguenza. O meglio, non limitiamoci a riflettere, ma proviamo ad agire le nostre riflessioni: a praticare il pensiero, il ragionamento corretto, il giudizio e anche la virtù e il bene per dimostrare nei fatti ciò di cui il Filosofo ci ha ammonito: è abile chi sa adattare i mezzi ai fini, ma è saggio solo chi, ragionando, sa scegliere i fini giusti”.
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Serie Bianca
brossura
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