Il caso bontempelli

Il 2 febbraio del 1950 il Senato della Repubblica si riunisce per decidere le sorti del senatore Massimo Bontempelli, eletto nel 1948 nelle liste del Fronte democratico popolare. Scrittore, saggista, amico di Savinio e De Chirico, iscrittosi al Partito fascista negli anni Venti, ne era stato poi espulso nel 1939 per avere rifiutato la cattedra sottratta a un ebreo. Negli anni Trenta Bontempelli aveva curato una antologia scolastica che dal Senato veniva ritenuta un testo di propaganda fascista e motivo valido per dichiarare nulla la sua elezione. Una memoria civile di straordinaria efficacia che attinge alla documentazione originale mescolandola alla vicenda umana dello scrittore.